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OCCHIO SECCO

Per occhio secco si intende una patologia oculare con un insieme di segni e sintomi che creano disconfort  oculare e danni reversibili o irreversibili della superficie oculare e degli annessi.

La sintomatologia è fondamentale per la diagnosi della malattia dell’occhio secco.

Come elemento di screening della diagnosi di occhio secco, la standardizzazione è essenziale e i due questionari accettati sono l’OSDI (cut-off 13  di 100) o il DEQ-5

Come si può definire la patologia da occhio secco?

La Tear Film and Ocular Surface Society (TFOS) con Il rapporto Dry Eye WorkShop (DEWS) II (2017) ha definito la DED come una condizione multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita dell’omeostasi del film lacrimale, accompagnata da sintomi di secchezza oculare, inclusi disturbi visivi. Oltre alla sintomatologia, i test diagnostici clinici dovrebbero rispecchiare la definizione, valutare i parametri dell’omeostasi del film lacrimale e le eziologie note come instabilità del film lacrimale, iperosmolarità, infiammazione, danno della superficie oculare e le anomalie neurosensoriali.

Quindi un approccio pratico allo screening nella visita oculistica di routine, seguito da una valutazione approfondita dell’occhio secco è un approccio moderno, per la diagnosi precoce, la prevenzione e la gestione della DED. Questo è l’algoritmo diagnostico per lo screening dell’occhio secco nel rapporto sulla metodologia diagnostica TFOS DEWS II, semplificando lo screening dell’occhio secco in modo che tutti gli oculisti nel loro ambulatorio possano fare una diagnosi iniziale, seguita da test aggiuntivi per classificare ulteriormente il sottotipo di occhio secco.

Perdita delle ghiandole del Meibomio

Quali sono i sintomi dell’occhio secco?

Quando si indaga sui sintomi della secchezza oculare il disconfort è il primo passo nello screening per l’occhio secco, ma l’assenza di sintomi non preclude la presenza dell’occhio secco. I pazienti senza segni lo sono di solito nello stato preclinico o sono pazienti neuropatici in cui un danno alle terminazioni nervose della cornea non permettono di percepire un danno alla superficie oculare. I sintomi sono appunto : Sensazione puntoria, bruciore, sensazione di corpo estraneo, presenza di muco filamentoso dentro o intorno agli occhi, Sensibilità alla luce ( fotofobia ), sensazione di palpebre appiccicate e difficoltà all’apertura delle stesse difficoltà a portare le lenti a contatto, difficoltà con la guida notturna, lacrimazione come risposta di difesa dell’occhio all’irritazione, visione offuscata, sensazione di affaticamento visivo, sensazione di pesantezza e gonfiore palpebrale.

Quali sono i segni dell’occhio secco?

I segni più comuni sono: la riduzione del film lacrimale visualizzabile alla lampada a fessura, iperemia congiuntivale, congiuntivocalasi ( ovvero la lassità della congiuntiva che si accumula nella porzione inferiore della rima palpebrale), spesso si associa blefarite con iperemia cutanea, ispessimento del margine palpebrale, stenosi fino all’ostruzione degli orifizi delle ghiandole del Meibomio (ovvero le ghiandole sebacee che si trovano all’interno della palpebra, ghiandole che appunto secernono lipidi).

Quali sono le cause?

L’occhio secco è causato da una varietà di motivi che alterano il film lacrimale sano.

Il film lacrimale ha tre strati: lipidico, acquoso e mucoso. Questa combinazione di solito mantiene la superficie degli occhi lubrificata, liscia e trasparente. Problemi con uno di questi strati possono causare secchezza degli occhi

Le ragioni della disfunzione del film lacrimale sono molte, tra cui malattie autoimmuni, ghiandole palpebrali infiammate o malattie allergiche coinvolgenti gli occhi e la loro mucosa. Per alcune persone, la causa dell’occhio secco è una diminuzione della produzione di una o più componenti del film lacrimale o una sua maggiore evaporazione, l’Invecchiamento, l’utilizzo di alcuni farmaci, ambiente eccessivamente secco, ridotto ammiccamento (ovvero ridotto battito delle ciglia), uso prolungato del computer ( che riduce appunto l’ammiccamento ), uso di lenti a contatto, carenza di vitamina A, la gravidanza, l’utilizzo di anticoncezionali, la menopausa, cambiamenti ormonali e la chirurgia dell’occhio.

Quest’ultima in realtà, a meno che non si vada a danneggiare la ghiandola lacrimale principale, le accessorie o il margine palpebrale, generalmente crea uno stato infiammatorio temporaneo che enfatizza un problema di secchezza oculare eventualmente preesistente.

Purtroppo la lista delle cause di occhio secco non finisce qui  infatti al concorrere di tale patologia vi sono:
Come precedentemente accennato alcune malattie tra cui la sindrome di Sjogren, l’artrite reumatoide, il lupus, la sclerodermia, malattie da rigetto, la sarcoidosi, i disturbi della tiroide eccetera.

Anche alcuni farmaci, tra cui antistaminici, decongestionanti, terapia ormonale sostitutiva, antidepressivi, farmaci per l’ipertensione, l’acne, la pillola anticoncezionale, l’esposizione a sostanze tossiche o radiazioni ionizzanti e la malattia di Parkinson in quanto con essa si riducono gli ammiccamenti.

Cosa può accelerare l’evaporazione del film lacrimale?

Lo strato lipidico della lacrima è il più esterno dei 3 e la sua funzione è quella di impedire l’evaporazione dello strato acquoso. Esso è prodotto dalle ghiandole del Meibomio, pertanto qualsiasi danno ad esse, ne causerà una riduzione con la conseguente accelerazione dell’evaporazione della lacrima.

Escludendo quelle precedentemente elencate, le altre cause più comuni di una maggiore evaporazione lacrimale sono:

La Blefarite posteriore ( con conseguente disfunzione della ghiandola meibomiana); malposizioni palpebrali come l’eversione palpebrale ( chiamata ectropion) e l’introflessione del margine palpebrale ( chiamato entropion), l’utilizzo di colliri contenenti conservanti, il vento, il fumo e l’aria secca.

Quali sono le complicanze dell’occhio secco?

Le persone che hanno l’occhio secco possono avere alcune complicanze come: Le infezioni oculari, poiché le lacrime proteggono la superficie degli occhi dall’infezione, non solo per un motivo meccanico in quanto esse inglobano, catturano ed espellono gli agenti patogeni, ma anche perché in essa è contenuto un enzima chiamato amilasi lacrimale che danneggia le pareti cellulari dei germi. Quindi senza un sano film lacrimale si può avere un aumento del rischio di infezione e danni alla superficie oculare. Questo avviene perché se la secchezza oculare si protrae nel tempo si manifesta infiammazione oculare, abrasione della superficie corneale, ulcere corneali, cicatrici  e addirittura  perdita della vista.

Non ultimo la diminuzione della qualità della vita. Gli occhi secchi infatti rendono difficile uno svolgimento normale delle varie attività quotidiane come il leggere, studiare, guidare eccetera.

Come si può prevenire tutto ciò?

La cosa più importante che un paziente deve fare è non sottovalutare i segni e i sintomi dell’occhio secco elencati precedentemente ed in caso comunicarli appena possibile al proprio oculista, inoltre nella vita quotidiana bisogna:

Evitare di far andare aria negli occhi. Non dirigere asciugacapelli, riscaldamento dell’auto, condizionatori d’aria o ventilatori verso gli occhi, piuttosto mitigare un ambiente secco con umidificatori, utilizzare la visiera andando in moto, utilizzare occhiali avvolgenti, in modo da evitare l’evaporazione del film lacrimale.

Fare delle pause durante l’attività lavorativa dove si impiega la concentrazione visiva, inoltre aprire e chiudere ripetutamente le palpebre per favorire la spremitura delle ghiandole lacrimali e il conseguente miglioramento dell’ uniformità del film lacrimale. Posizionare lo schermo del PC al di sotto della linea degli occhi, in quanto questo ridurrà l’apertura della rima palpebrale e la conseguente riduzione dell’evaporazione.
Evitare di fumare e di stare vicino a persone che lo fanno in quanto il fumo può irritare un occhio già danneggiato dalla secchezza.
 Infine ma non ultimo utilizzare regolarmente lacrime artificiali prediligendo quelle senza conservante.

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